Il meraviglioso teatro Greco di Siracusa

Guida turistica nel Parco Archeologico Valle dei templi

Teatro Greco 

Il Teatro Greco di Siracusa, tra i fianchi rocciosi del Colle Temenite, un po’ distante dal centro di Siracusa è uno dei più belli che l’antichità ci ha lasciato in eredità. La cavea è rivolta verso il mare e l’intero teatro ancora oggi dà spettacolo.

Sotto i Romani (I-V sec d. C.) l’edificio teatrale venne ulteriormente modificato per consentire l’effettuazione di alcune rappresentazioni e spettacoli tipici del mondo romano. Purtroppo le sciagurate spoliazioni effettuate nella prima metà del XVI sec., allorché sotto Carlo V si provvide a smantellare la porzione superiore della cavea e la scena per farne materiale edile da destinare alla fortificazione di Ortigia, hanno gravemente e irrimediabilmente alterato e danneggiato l’edificio nella sua identità strutturale.

Storia del Teatro Greco di Siracusa

La costruzione del Teatro di Siracusa iniziò nel lontano V secolo a.C. L’architetto era un certo Damocopos detto Myrilla (questo appellativo deriva dal fatto che nel giorno dell’inaugurazione avesse fatto spargere degli unguenti “myroi”). Da subito il teatro ebbe grande importanza per l’attività teatrale. Anche Eschilo vi rappresentò “Le Etnee”, (nel 456 a. C. circa) un’opera scritta per celebrare la rifondazione di Catania, e “I Persiani”.

Inizialmente questo teatro non aveva ancora la forma semicircolare ma era composto da tre gradinate disposte a forma di trapezio. Nel corso degli anni sono tanti gli autori che hanno citato l’antico teatro nelle loro opere a cominciare da Diodoro Siculo fino a Plutarco. Tra il 238 e il 215 a. C. il teatro venne interamente ricostruito con la sua caratteristica forma a ferro di cavallo, tipica della cultura ellenica.

La ricostruzione fu guidata da Ierone II che tenne conto della forma del vicino colle e fece in modo di sfruttarne al massimo l’acustica. Una delle caratteristiche dei teatri greci è quella di offrire un eccezionale panorama e quello di Siracusa non è da meno offrendo una gradevole vista sul Porto della città e sull’Isola di Ortigia, parte più antica di Siracusa.

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