Mitologia dell’Ulivo e i suoi derivati : Grecia I
I riferimenti all’Ulivo nella mitologia greca sono tantissimi, e ci vorrà davvero moltissimo lavoro per raccoglierne anche solo la maggior parte, non dico tutti; qui ho cercato di riunire i principali.
Come idea generale si può dire che l’Ulivo in Grecia, come d’altronde era stato fin dalle sue origini mesopotamiche, si presenta come l’albero della civiltà per eccellenza, intanto perché per ottenerne i prodotti dev’essere innestato, curato e i frutti lavorati, e poi perché, come vedremo, ad esso si legano alcune delle più antiche istituzioni sociali e culturali sia di Atene, sia panelleniche.
Il primo ad estrarre l’olio dalle olive fu Aristeo, grande eroe civilizzatore “rurale” che avrebbe anche insegnato agli uomini a fare il formaggio, raccogliere il miele e tessere la lana; Diodoro Siculo (IV, 81, 1) aggiunge che tutto ciò gl’era stato insegnato dalla Ninfe che l’avevano cresciuto, e questo motivo delle donne selvatiche che, benevolmente, donano preziose conoscenze agli uomini ,è molto diffuso nella mitologia e nel folklore, anche quello, più vicino a noi, dell’arco alpino.
Un importantissimo simbolo religioso era il ramo d’Ulivo ornato di bianche bende di lana chiamato hiketeria: era questo il ramo che il supplice poneva sull’altare, chiedendo la protezione degli Dei, da quel momento era considerato intoccabile, agire contro di lui significava attirarsi l’ira divina, ed anzi anche il non aiutarlo avrebbe potuto avere conseguenze negative.
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